Questa isola presuppone una specifica conformazione del gruppo al quale è proposta.
Si rivolge ad una classe (o gruppo) all’interno della quale sono presenti ragazzi e ragazze di fede musulmana (oppure di altre esperienze religiose diversa dal Cattolicesimo).
Se invece non è presente questa ricchezza si cercherà di andare a incontrarla fuori, andando a intercettare le comunità di credenti di diverse tradizioni presenti sul territorio.
È opportuno tenere presente che ciascuno vive la spiritualità in maniera differente, anche all’interno di una stessa religione. All’interno poi di una classe possono essere presenti credenti appartenenti a varie religioni e non credenti. Sarà quindi cura dell’insegnante cercare di favorire un dialogo vero e rispettoso, tra tutti i protagonisti, secondo quanto presentato nel porto sull’ascolto, a cui rimandiamo.
L’isola privilegia un incontro tra tradizioni religiose differenti in una maniera coinvolgente e stimolante per i ragazzi (ed eventualmente per le loro famiglie).
Le attività dell’isola possono essere proposte anche in presenza di altre tradizioni religiose, adattando le modalità in base alle esigenze e alle sensibilità di ciascuno.
DOCUMENTI SCARICABILI
In questi file sono riportati i testi di Martini e di altri autori proposti per questa Unità, come pure i link per scaricare gli articoli della rivista Aggiornamenti Sociali suggeriti per l’approfondimento.

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INDICE
- Attività introduttiva
- 4 tracce di discussione guidata da svolgere in piccoli gruppi
- 2 attività da svolgere in classe
- Altre letture e approfondimenti
- Collegamenti interdisciplinari
Attività introduttiva: cosa conosciamo dell’altra tradizione religiosa?
Discussione in classe
Divisione in gruppi: in base al numero, l’insegnante valuterà se dividere gli studenti a coppie oppure in piccoli gruppi, al fine di elaborare una semplice descrizione di quello che ciascuno conosce dell’altra tradizione religiosa
Consigliamo di avviare i lavori ponendo ai gruppi alcune domande:
- Conoscete altre religioni solo di nome oppure ne conoscete anche il messaggio?
- Conoscete persone di altre religioni?
- Avete mai parlato di quello che vi unisce e di quello che vi distingue?
Fornendo una lista di tematiche da cui partire, come:
- “personaggi famosi”
- luoghi di culto
- feste importanti (ed eventualmente loro significato)
- pratiche etiche e società (rapporto uomo/donna; famiglia…)
- credenze post mortem
- tradizioni culinarie
Attività pratica
In classe, provate a disegnare una mappa delle religioni che conoscete e dei loro messaggi per l’uomo.
Riflettete insieme sulla mappa.
Conclusione
Dopo aver individuato cosa e quanto ciascun componente del gruppo già conosce (o pensa di conoscere) dell’altra tradizione religiosa, si avvia una riflessione critica mediante lo svolgimento delle successive attività.
Traccia di riflessione 1: Incontrare, incontrarsi: cosa significa? Cosa presuppone?
Discussione in classe
Cosa è necessario per incontrarsi?
Presuppone la presenza dell’altro/degli altri nella vita di ciascuno (Aristotele, l’uomo è animale sociale).
Significa una direzione di movimento verso persone che siano, a loro volta, dirette o rivolte verso di noi, per essere ostili o per accogliere.
Suggeriamo qui:
- La lettura del seguente testo di Carlo Maria Martini
Testo di Carlo Maria Martini
Chi è l’altro?
Intervento alla tavola rotonda interreligiosa sul tema “L’accoglienza dell’altro, via della pace” tenutasi a Milano, presso il teatro Angelicum – 25 ottobre 2000, in Fratelli e sorelle: ebrei, cristiani, musulmani, Bompiani 2020, pp. 950-954.
Traccia di riflessione 2: Come si può accogliere l’altro?
Discussione in classe
Che cosa devo sviluppare in me per poter accogliere l’altro e far sì che l’accoglienza diventi un incontrare/incontrarsi?
La risposta si ricava dai concetti di Fiducia e affidamento: necessità di riconoscermi affidato agli altri (già presenti nella propria vita) e a sé.
Suggeriamo qui:
- Una riflessione sull’etimologia e sul significato delle parole: fiducia, fidarsi, af-fidarsi.
- La lettura del seguente testo di Carlo Maria Martini
Difficile ma necessaria la collaborazione con tutti
Riflessioni alla tavola rotonda promossa, in collaborazione con le altre Chiese, dall’Ufficio diocesano per l’ecumenismo e il dialogo presso il Teatro dell’Arca, Milano – 24 gennaio 1997, in Fratelli e sorelle: ebrei, cristiani, musulmani, Bompiani 2020, pp. 664-677.
Traccia di riflessione 3: Come riconoscersi affidati agli altri?
Riconoscimento di Valori comuni a tutta l’umanità.
Suggeriamo qui:
- La lettura del seguente testo di Carlo Maria Martini
- La lettura della Dichiarazione universale dei diritti umani, 1948.
Analisi del testo della Dichiarazione universale dei diritti umani :
- Quali valori comuni sono presenti negli articoli?
- Su quale fondamento/presupposto essi si basano?
- Il riconoscimento di questi valori comuni può essere un’indicazione di senso sulla cui base decidersi per af-fidarsi?
Per sviluppare relazioni ebraico-cristiane
Relazione al colloquio internazionale dell’International Council of Christians and Jews (Iccj), Vallombrosa, 9 luglio 1984, in Fratelli e sorelle: ebrei, cristiani, musulmani, Bompiani 2020, pp. 49-64.
Traccia di riflessione 4: Che cos’è l’Integrazione?
Vi è integrazione quando ci si riconosce come parte integrante del sistema sociale e civile.
Che cos’è un sistema? Che differenza c’è fra un insieme e un sistema?
In un sistema vi è la distinzione tra: religione e società; fede e civiltà [C.M.M., pp. 894 e segg.]: religione e modo di vivere la fede possono essere diverse; società e civiltà sono l’intero sistemico, fondato su valori comuni (giustizia sociale e pace [C.M.M., testi proposti]) e alimentato dalle differenze (convivenza e non omologazione) e non solo dalle uguaglianze.
Suggeriamo qui:
- Azione pratica: disegnare l’insieme società e civiltà e, in seguito, il sistema società e civiltà e riflettere sulle reciproche differenze.
- La lettura del seguente brano di Carlo Maria Martini (con guida alle lettura annessa)
Noi e l’islam, dall’accoglienza al dialogo
Discorso alla città per la festa di sant’Ambrogio, Milano, Basilica di Sant’Ambrogio – 6 dicembre 1990, in : ebrei, cristiani, musulmani, Bompiani 2020, pp. 855-873.
GUIDA ALLA LETTURA
- Quali valori Carlo Maria Martini riconosce alla religione islamica per la realizzazione di una fratellanza universale?
- Cosa ne pensi? Li riconosci come anche tuoi, li condividi?
- Martini preferisce riferirsi alla relazione tra uomini e donne di diversa religione, piuttosto che al “dialogo interreligioso” in sé. Condividi la ragione di questa opzione?
- Quali suggerimenti ritieni particolarmente adatti per favorire un dialogo tra cristiani e musulmani?
Attività 1: La prassi di vita del sistema: conoscenza, rispetto reciproco, cooperazione
Riprendendo quanto emerso dalla prima azione introduttiva (semplice descrizione di quello che ciascuno conosce dell’altra tradizione religiosa) si prova, ora, a mettersi in gioco in modo più consapevole.
Suggeriamo qui:
Mettendo in pratica quanto scoperto con l’ascolto attivo, ciascun membro della coppia/gruppo proverà allora a stilare un profilo della religione altrui, senza ricorrere a internet o altre fonti che non siano le sue dirette conoscenze.
Invitate gli studenti ad essere molto onesti e a affrontare anche le questioni che appaiono più spinose (ad esempio il terrorismo di matrice islamista, il rapporto uomo/donna oppure gli scandali legati alla pedofilia).
L’intento di questa attività è quello di rendersi conto in maniera pratica dell’ignoranza che ciascuno, all’inizio del modulo, ha aveva dell’altro e della sua religione e della possibilità di favorire una cultura di integrazione.
Per stilare un profilo della religione altrui suggeriamo 3 passi:
- Cercare ciò che, del tuo vissuto quotidiano, ti accomuna all’amico o compagno (credere in Dio, rispetto per il valore della persona, Corano e Vangelo (conoscenza della tua e delle altrui religioni, radici storico-culturali comuni, parole italiane che hanno un’origine araba e viceversa).
- Cercare ciò che, del tuo vissuto quotidiano ti distingue dall’amico o compagno (riti civili, riti religiosi, laicità dello Stato, abitudini usi e costumi come le tradizioni culinarie)
[C.M.M., 894 e segg. riflessione sull’antropologia e il corretto senso storico] - Terminata questa breve descrizione (meglio se in forma scritta), i membri di ogni coppia/gruppo cercheranno di spiegare (e forse anche smontare) quanto conosciuto da parte degli altri; impegnandosi anche a informarsi nel caso in cui ci si trovi davanti a questioni che non si conoscono bene. Questa fase ha un duplice scopo: far approfondire a ciascuno la propria religione, imparando a comunicarla, e smontare gli inevitabili stereotipi connessi alle altre tradizioni religiose. Dopo il lavoro, l’insegnante avrà cura di far emergere le tematiche maggiormente dibattute e sottolineare il cammino di reciproca conoscenza svolto.
In base a quanto emerso potrebbe essere utile affidare a qualche coppia/gruppo un lavoro di presentazione riassuntiva inerente a una tematica particolarmente dibattuta.
Segnaliamo anche che da questa ultima parte di attività potrebbe nascere una valutazione di educazione civica o di altre materie.
Attività 2: Per una pedagogia del dono. smilitarizzare il cuore degli uomini mediante uno scambio di doni
Suggeriamo qui:
- L’ultima parte dell’attività prevede di concentrarsi sui riti di ciascuna religione, sfruttando il percorso fatto. Verranno scelte due festività o due momenti liturgici (una per religione, ad es. il Natale cristiano e il Ramadam musulmano, o una Messa e una Preghiera del venerdì) e si chiederà ai ragazzi di approfondire la conoscenza dei riti associati a questi momenti importanti e di spiegarli agli altri compagni. In base alle possibilità sul territorio, si potrebbe anche provare a partecipare ai singoli riti (es. Messa e Preghiera del venerdì) o ai momenti di festa associati al calendario religioso.
- Se l’attività dovesse aver un buon esito, si consiglia di darle risalto con un passo che vorrebbe coinvolgere, nella misura del possibile, anche le famiglie.
- In un momento collettivo – magari a fine anno – ciascun gruppo di studenti prepara i piatti tipici associati alla festività religiosa analizzata in precedenza, avendo attenzione a rispettare le altre tradizioni e a spiegarne i significati. La convivialità potrebbe essere occasione di incontro e di ripresa del cammino svolto insieme.
Materiali dalla rivista «Aggiornamenti sociali»
Dialogo tra tra un musulmano, un’ebrea e un cristiano protestante sulla fraternità.
Interviste sul tema dell’accoglienza.
Articolo sociologico sulle ragazze della seconda generazione.
Articolo sul tema dell’integrazione.
A proposito dell’affidarsi.
Per un’introduzione all’Islam:
- Aydin C., L’idea di mondo musulmano, Einaudi 2018
- Khan G. M., Islam, Dizionari delle Religioni, Electa 2006
- Zilio-Grandi I., Le virtù del buon musulmano, Einaudi 2020
- Branca P., Introduzione all’Islam, San Paolo 2011
Segnaliamo l’epistolario di don Santoro, Fidei donum in Turchia per la Diocesi di Roma, ucciso nel 2006:
- Santoro A., Lettere dalla Turchia, Città Nuova 2006
Un utile libro di ricette che coniuga mondo musulmano ed ebraico:
- Ottolenghi Y., Tamimi S., Jerusalem, Bompiani 2013
Film
Uomini di Dio, regia di Xavier Beauvois, Francia 2010
Per ulteriori approfondimenti ed eventuali viaggi:
Associazione Amici del Medio Oriente, che sostiene il Vicariato dell’Anatolia e il vescovo Bizzeti, SJ
COLLEGAMENTI INTERDISCIPLINARI: LETTERATURA ITALIANA
La novella dell’ebreo Melchisedech o delle tre anella
Boccaccio, Decamerone, terza novella della prima giornata
GUIDA ALLA LETTURA
- Cosa pensi di questa novella?
- A tuo giudizio Boccaccio intende mettere in discussione la verità delle diverse religioni?
- Credi desideri insegnare altro? Cosa, a tuo parere?