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Porto di avvio
Cos'è il dialogo?
Porto di avvio
Cos'è l'ascolto?
.
Litigio:
Conflitto e confronto con gli altri
.
Amore:
Parlare e ascoltarsi tra innamorati
.
Amicizia:
Parlare e ascoltarsi tra amici
.
Solitudine o isolamento?:
Parlare con se stessi e ascoltarsi
.
Parlare e ascoltarsi tra diversi (focus sul razzismo)
.
Parlare e ascoltarsi tra diversi (focus sull’Islam)
.
Intergenerazionale:
Parlare e ascoltarsi tra generazioni
.
Ascoltare e parlare con Dio
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Parlare e ascoltarsi tra credenti e non credenti
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Parlare e ascoltarsi tra credenti e non credenti

Parlare e ascoltarsi tra diversi (focus sull’Islam)

 

Questa isola presuppone una specifica conformazione del gruppo al quale è proposta.

Si rivolge ad una classe (o gruppo) all’interno della quale sono presenti ragazzi e ragazze di fede musulmana (oppure di altre esperienze religiose diversa dal Cattolicesimo).
Se invece non è presente questa ricchezza si cercherà di andare a incontrarla fuori, andando a intercettare le comunità di credenti di diverse tradizioni presenti sul territorio.
È opportuno tenere presente che ciascuno vive la spiritualità in maniera differente, anche all’interno di una stessa religione. All’interno poi di una classe possono essere presenti credenti appartenenti a varie religioni e non credenti. Sarà quindi cura dell’insegnante cercare di favorire un dialogo vero e rispettoso, tra tutti i protagonisti, secondo quanto presentato nel porto sull’ascolto, a cui rimandiamo.

L’isola privilegia un incontro tra tradizioni religiose differenti in una maniera coinvolgente e stimolante per i ragazzi (ed eventualmente per le loro famiglie).

Le attività dell’isola possono essere proposte anche in presenza di altre tradizioni religiose, adattando le modalità in base alle esigenze e alle sensibilità di ciascuno.

DOCUMENTI SCARICABILI

In questi file sono riportati i testi di Martini e di altri autori proposti per questa Unità, come pure i link per scaricare gli articoli della rivista Aggiornamenti Sociali suggeriti per l’approfondimento.

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INDICE

  • Attività introduttiva
  • 4 tracce di discussione guidata da svolgere in piccoli gruppi
    1. Incontrare, incontrarsi: cosa significa? Cosa presuppone?
    2. Come si può accogliere l’altro?
    3. Come riconoscersi affidati agli altri?
    4. Che cos’è l’Integrazione?
  • 2 attività da svolgere in classe
    1. La prassi di vita del sistema: conoscenza, rispetto reciproco, cooperazione
    2. Per una pedagogia del dono: smilitarizzare il cuore degli uomini mediante uno scambio di doni
    3. Materiali dalla rivista «Aggiornamenti Sociali»
  • Altre letture e approfondimenti
  • Collegamenti interdisciplinari

Attività introduttiva: cosa conosciamo dell’altra tradizione religiosa?

 

Discussione in classe

Divisione in gruppi: in base al numero, l’insegnante valuterà se dividere gli studenti a coppie oppure in piccoli gruppi, al fine di elaborare una semplice descrizione di quello che ciascuno conosce dell’altra tradizione religiosa

Consigliamo di avviare i lavori ponendo ai gruppi alcune domande:

  • Conoscete altre religioni solo di nome oppure ne conoscete anche il messaggio?
  • Conoscete persone di altre religioni?
  • Avete mai parlato di quello che vi unisce e di quello che vi distingue?

Fornendo una lista di tematiche da cui partire, come:

  • “personaggi famosi”
  • luoghi di culto
  • feste importanti (ed eventualmente loro significato)
  • pratiche etiche e società (rapporto uomo/donna; famiglia…)
  • credenze post mortem
  • tradizioni culinarie

Attività pratica

In classe, provate a disegnare una mappa delle religioni che conoscete e dei loro messaggi per l’uomo.

Riflettete insieme sulla mappa.

Conclusione

Dopo aver individuato cosa e quanto ciascun componente del gruppo già conosce (o pensa di conoscere) dell’altra tradizione religiosa, si avvia una riflessione critica mediante lo svolgimento delle successive attività.​

Traccia di riflessione 1: Incontrare, incontrarsi: cosa significa? Cosa presuppone?

 

Discussione in classe

Cosa  è necessario per incontrarsi?

Presuppone la presenza dell’altro/degli altri nella vita di ciascuno (Aristotele, l’uomo è animale sociale).

Significa una direzione di movimento verso persone che siano, a loro volta, dirette o rivolte verso di noi, per essere ostili o per accogliere.

Suggeriamo qui:

  • La lettura del seguente testo di Carlo Maria Martini

Testo di Carlo Maria Martini

Chi è l’altro?

Intervento alla tavola rotonda interreligiosa sul tema “L’accoglienza dell’altro, via della pace” tenutasi a Milano, presso il teatro Angelicum – 25 ottobre 2000, in Fratelli e sorelle: ebrei, cristiani, musulmani, Bompiani 2020, pp. 950-954.

Traccia di riflessione 2: Come si può accogliere l’altro?

 

Discussione in classe

Che cosa devo sviluppare in me per poter accogliere l’altro e far sì che l’accoglienza diventi un incontrare/incontrarsi?

La risposta si ricava dai concetti di Fiducia e affidamento: necessità di riconoscermi affidato agli altri (già presenti nella propria vita) e a sé.

Suggeriamo qui:

  • Una riflessione sull’etimologia e sul significato delle parole: fiducia, fidarsi, af-fidarsi.
  • La lettura del seguente testo di Carlo Maria Martini

Difficile ma necessaria la collaborazione con tutti

Riflessioni alla tavola rotonda promossa, in collaborazione con le altre Chiese, dall’Ufficio diocesano per l’ecumenismo e il dialogo presso il Teatro dell’Arca, Milano – 24 gennaio 1997, in Fratelli e sorelle: ebrei, cristiani, musulmani, Bompiani 2020, pp. 664-677.

Traccia di riflessione 3: Come riconoscersi affidati agli altri?

Riconoscimento di Valori comuni a tutta l’umanità.

Suggeriamo qui:

  • La lettura del seguente testo di Carlo Maria Martini
  • La lettura della Dichiarazione universale dei diritti umani, 1948.

Analisi del testo della Dichiarazione universale dei diritti umani :

  • Quali valori comuni sono presenti negli articoli?
  • Su quale fondamento/presupposto essi si basano?
  • Il riconoscimento di questi valori comuni può essere un’indicazione di senso sulla cui base decidersi per af-fidarsi?

Per sviluppare relazioni ebraico-cristiane

Relazione al colloquio internazionale dell’International Council of Christians and Jews (Iccj), Vallombrosa, 9 luglio 1984, in Fratelli e sorelle: ebrei, cristiani, musulmani, Bompiani 2020, pp. 49-64.

Traccia di riflessione 4: Che cos’è l’Integrazione?

Vi è integrazione quando ci si riconosce come parte integrante del sistema sociale e civile.

Che cos’è un sistema? Che differenza c’è fra un insieme e un sistema?

In un sistema vi è la distinzione tra: religione e società; fede e civiltà [C.M.M., pp. 894 e segg.]: religione e modo di vivere la fede possono essere diverse; società e civiltà sono l’intero sistemico, fondato su valori comuni (giustizia sociale e pace [C.M.M., testi proposti]) e alimentato dalle differenze (convivenza e non omologazione) e non solo dalle uguaglianze.

Suggeriamo qui:

  • Azione pratica: disegnare l’insieme società e civiltà e, in seguito, il sistema società e civiltà e riflettere sulle reciproche differenze.
  • La lettura del seguente brano di Carlo Maria Martini (con guida alle lettura annessa)

Noi e l’islam, dall’accoglienza al dialogo

Discorso alla città per la festa di sant’Ambrogio, Milano, Basilica di Sant’Ambrogio – 6 dicembre 1990, in : ebrei, cristiani, musulmani, Bompiani 2020, pp. 855-873.

GUIDA ALLA LETTURA

  • Quali valori Carlo Maria Martini riconosce alla religione islamica per la realizzazione di una fratellanza universale?
  • Cosa ne pensi? Li riconosci come anche tuoi, li condividi?
  • Martini preferisce riferirsi alla relazione tra uomini e donne di diversa religione, piuttosto che al “dialogo interreligioso” in sé. Condividi la ragione di questa opzione?
  • Quali suggerimenti ritieni particolarmente adatti per favorire un dialogo tra cristiani e musulmani?

Attività 1: La prassi di vita del sistema: conoscenza, rispetto reciproco, cooperazione

Riprendendo quanto emerso dalla prima azione introduttiva (semplice descrizione di quello che ciascuno conosce dell’altra tradizione religiosa) si prova, ora, a mettersi in gioco in modo più consapevole.

Suggeriamo qui:

Mettendo in pratica quanto scoperto con l’ascolto attivo, ciascun membro della coppia/gruppo proverà allora a stilare un profilo della religione altrui, senza ricorrere a internet o altre fonti che non siano le sue dirette conoscenze.
Invitate gli studenti ad essere molto onesti e a affrontare anche le questioni che appaiono più spinose (ad esempio il terrorismo di matrice islamista, il rapporto uomo/donna oppure gli scandali legati alla pedofilia).
L’intento di questa attività è quello di rendersi conto in maniera pratica dell’ignoranza che ciascuno, all’inizio del modulo, ha aveva dell’altro e della sua religione e della possibilità di favorire una cultura di integrazione.

Per stilare un profilo della religione altrui suggeriamo 3 passi:

  1. Cercare ciò che, del tuo vissuto quotidiano, ti accomuna all’amico o compagno (credere in Dio, rispetto per il valore della persona, Corano e Vangelo (conoscenza della tua e delle altrui religioni, radici storico-culturali comuni, parole italiane che hanno un’origine araba e viceversa).
  2. Cercare ciò che, del tuo vissuto quotidiano ti distingue dall’amico o compagno (riti civili, riti religiosi, laicità dello Stato, abitudini usi e costumi come le tradizioni culinarie)
    [C.M.M., 894 e segg. riflessione sull’antropologia e il corretto senso storico]
  3. Terminata questa breve descrizione (meglio se in forma scritta), i membri di ogni coppia/gruppo cercheranno di spiegare (e forse anche smontare) quanto conosciuto da parte degli altri; impegnandosi anche a informarsi nel caso in cui ci si trovi davanti a questioni che non si conoscono bene. Questa fase ha un duplice scopo: far approfondire a ciascuno la propria religione, imparando a comunicarla, e smontare gli inevitabili stereotipi connessi alle altre tradizioni religiose. Dopo il lavoro, l’insegnante avrà cura di far emergere le tematiche maggiormente dibattute e sottolineare il cammino di reciproca conoscenza svolto.
    In base a quanto emerso potrebbe essere utile affidare a qualche coppia/gruppo un lavoro di presentazione riassuntiva inerente a una tematica particolarmente dibattuta.
    Segnaliamo anche che da questa ultima parte di attività potrebbe nascere una valutazione di educazione civica o di altre materie.

Attività 2: Per una pedagogia del dono. smilitarizzare il cuore degli uomini mediante uno scambio di doni

Suggeriamo qui:

  • L’ultima parte dell’attività prevede di concentrarsi sui riti di ciascuna religione, sfruttando il percorso fatto. Verranno scelte due festività o due momenti liturgici (una per religione, ad es. il Natale cristiano e il Ramadam musulmano, o una Messa e una Preghiera del venerdì) e si chiederà ai ragazzi di approfondire la conoscenza dei riti associati a questi momenti importanti e di spiegarli agli altri compagni. In base alle possibilità sul territorio, si potrebbe anche provare a partecipare ai singoli riti (es. Messa e Preghiera del venerdì) o ai momenti di festa associati al calendario religioso.
  • Se l’attività dovesse aver un buon esito, si consiglia di darle risalto con un passo che vorrebbe coinvolgere, nella misura del possibile, anche le famiglie.
  • In un momento collettivo – magari a fine anno – ciascun gruppo di studenti prepara i piatti tipici associati alla festività religiosa analizzata in precedenza, avendo attenzione a rispettare le altre tradizioni e a spiegarne i significati. La convivialità potrebbe essere occasione di incontro e di ripresa del cammino svolto insieme.

 

Materiali dalla rivista «Aggiornamenti sociali»

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Dialogo tra tra un musulmano, un’ebrea e un cristiano protestante sulla fraternità.

  • Hamdan Al Zeqri, Miriam Camerini, Giacomo Costa, Angelo Reginato, Fraternità interreligiosa. Contributi dalle religioni monoteiste (aprile 2021)

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Interviste sul tema dell’accoglienza.

  • Intervista a Suor Simona Cherici a cura di Paolo Foglizzo, Vivere con la porta aperta. L’esperienza della Fraternità della Visitazione, (ottobre 2021).

  • Intervista a Carlo Cellamare e Simone Rodella a cura di Giuseppe Riggio SJ, «Alle frontiere»: l’esperienza delle CVX europee, (aprile 2018).

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Articolo sociologico sulle ragazze della seconda generazione.

  • Ivana Acocella, Giovani donne musulmane in Italia oltre gli stereotipi, (dicembre 2020)

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Articolo sul tema dell’integrazione.

  • Maurizio Ambrosini, Cittadini senza esserlo: l’esperienza dei migranti, (agosto-settembre 2021)

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A proposito dell’affidarsi.

  • Stefano Bittasi, Fiducia, (maggio 2010)

Per un’introduzione all’Islam: 

  • Aydin C., L’idea di mondo musulmano, Einaudi 2018
  • Khan G. M., Islam, Dizionari delle Religioni, Electa 2006
  • Zilio-Grandi I., Le virtù del buon musulmano, Einaudi 2020
  • Branca P., Introduzione all’Islam, San Paolo 2011

Segnaliamo l’epistolario di don Santoro, Fidei donum in Turchia per la Diocesi di Roma, ucciso nel 2006:

  • Santoro A., Lettere dalla Turchia, Città Nuova 2006

Un utile libro di ricette che coniuga mondo musulmano ed ebraico:

  • Ottolenghi Y., Tamimi S., Jerusalem, Bompiani 2013

 

Film

Uomini di Dio, regia di Xavier Beauvois, Francia 2010

 

Per ulteriori approfondimenti ed eventuali viaggi:

Associazione Amici del Medio Oriente, che sostiene il Vicariato dell’Anatolia e il vescovo Bizzeti, SJ

http://www.amo-fme.org/

COLLEGAMENTI INTERDISCIPLINARI: LETTERATURA ITALIANA

La novella dell’ebreo Melchisedech o delle tre anella
Boccaccio, Decamerone, terza novella della prima giornata

GUIDA ALLA LETTURA

  • Cosa pensi di questa novella?
  • A tuo giudizio Boccaccio intende mettere in discussione la verità delle diverse religioni?
  • Credi desideri insegnare altro? Cosa, a tuo parere?
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